Queste sono le domande che ci rivolgete
più frequentemente; se avete un dubbio o una curiosità
che non rientra tra queste contattateci ( tel. 0522 692499 -
e-mail: info@tattoodrome.net)
o iscrivetevi al nostro Facebook per utilizzare la chat.
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È doloroso? |
Il tatuaggio non si può definire doloroso
ma solo fastidioso: l'ago infatti penetra non più di
un millimetro nella pelle. Le zone più o meno delicate
variano da persona a persona, il tatuaggio è comunque
sopportabile per tutti. Ricordate che una seduta di tattoo non
è una tortura, quindi se occorre, prendetevi delle pause
e affidatevi al buon senso del tatuatore (in questo caso delle
tatuatrici).
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Non va mai più via? Come faccio a
toglierlo? |
Il tatuaggio professionale è permanente.
L'unica soluzione non permanente è il tatuaggio all'henné
(una pittura che dura da due a tre settimane). Chi vi propone
tatuaggi semi-permanenti, con durata di due o tre anni, vi sta
truffando poichè non esistono pigmenti riassorbibili.
Per rimuovere un tattoo occorre rimuovere la pelle, per cui
oggi come oggi dovete rivolgervi a un dermatologo o un chirurgo
plastico.
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Perchè
devo aspettare tanto per l'appuntamento? |
Per tre motivi: Antonella è da sola e ha solo
due mani e due occhi, ritiene che sia indispensabile dedicare il
giusto tempo a ogni cliente per creare con calma un'opera d'arte
unica e non stressare la persona con la fretta di incastrare
un'altro tattoo subito dopo.
I capolavori che escono dalle sue mani sono sotto gli occhi
di tutti quindi è normale che chiunque dia valore alla propria
pelle desideri il meglio e si metta in coda per avere un
tatuaggio di cui non pentirsi mai (in tutti gli studi
professionali e accreditati del mondo i nostri tempi d'attesa
sono normalissimi).
Negli ultimi anni un buon 50% dei lavori del Tattoodrome sono
coperture di tatuaggi indecenti fatti da diversi nuovi operatori
inesperti e scarsamente dotati artisticamente (che però vi danno
l'appuntamento subito! chiedetevi perchè...) che richiedono una
lavorazione più lunga ritardando tutte le prenotazioni.
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Devo ribattere il tattoo dopo qualche anno? |
Un tattoo ben guarito non dovrebbe più
essere ribattuto: l'unica cosa che può sbiadirlo nel
tempo è l'esposizione a sole o lampade abbronzanti (in
circa 2 o 3 anni); è quindi consigliabile usare abitualmente
una crema solare protettiva per mantenere per sempre il tattoo
come nuovo. Il ritocco è previsto solo nel caso ci sia
qualche imperfezione dopo la cicatrizzazione.
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Posso tatuarmi prima dei 18 anni? |
Noi non tatuiamo i minorenni se non col permesso
firmato da un genitore.
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Posso tatuarmi se ho delle imperfezioni alla
pelle? |
Non si può tatuare sopra ai nei o agli
angiomi, ma se la pelle presenta solo macchioline o lentiggini
non ci sono problemi. In caso di una micosi (fungo della pelle)
la seduta di tattoo deve essere rimandata fino alla completa
guarigione della zona.
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Il tattoo può provocare allergie o
danni alla pelle? |
I pigmenti per uso professionale sono garantiti
contro le allergie. Per maggiore sicurezza su casi particolarmente
sensibili, si può effettuare un piccolo test antiallergico
due settimane prima dell'appuntamento.
Ricordate di non esporre mai un tatuaggio fresco al sole o
alle lampade UV, poichè è l'unico caso in cui il pigmento
potrebbe reagire e infiammarsi.
Il tatuaggio di per sè non può causare danni alla
pelle perche', se correttamente eseguito, il colore viene
subito isolato nel derma senza rilasciare sostanze tossiche.
Ovviamente assicuratevi che le condizioni igieniche del tattoo
studio che scegliete corrispondano a quelle ottimali e
certificate ASL del Tattoodrome.
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Cè qualche controindicazione
al tattoo? |
Lunica controindicazione riguarda il
contorno labbra che va evitato in caso di Herpes Simplex.
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Posso nascondere una cicatrice col tatuaggio? |
Abbiamo spesso camuffato cicatrici, anche vistose,
con tatuaggi artistici, raggiungendo ottimi risultati. L'unico
caso in cui è più difficile è sulle cicatrici da
ustione. |
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È doloroso? |
Il piercing non è doloroso: alcuni punti
sono totalmente indolori, altri sono più sensibili, ma
mai al punto di creare una vera sofferenza. Noi usiamo uno specifico
desensibilizzante che garantisce un ottimo effetto anestetico
per chi non vuole porsi il problema.
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Quali parti del corpo posso forare? |
Tutte le zone sporgenti di viso e corpo.
Viso: sopracciglio, terzo occhio (zona di pelle sul naso compresa
tra gli occhi), narici, setto nasale, orecchie (lobi e tutta
la cartilagine), guance, labbra, lingua, frenulo labiale.
Corpo: capezzoli, ombelico, genitali (nel nostro studio solo
femminili!).Per piercing alternativi sulle superfici piatte
di viso e corpo e corpo si può valutare la nuova tecnica del
Dermal Anchoring.
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Che materiali utilizzate? |
In un piercing fresco è preferibile
inserire solo acciaio chirurgico o titanio (di grado implantologico)
che ne favoriscono la cicatrizzzazione. Un piercing guarito
può accettare anche oro, plexiglass, vetro, ceramica
e, nelle pelli più tolleranti, l'argento.
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Mi può dare rigetto? |
Il fenomeno del rigetto purtroppo non è
prevedibile e teoricamente può capitare a tutti. Ovviamente
se il piercing è correttamente eseguito e curato il rischio
si riduce decisamente. In ogni caso il rigetto è semplicemente
un progressivo assottigliamento della pelle compresa tra i due
fori, che non comporta necessariamente dolore o infezione. Si
rimuove semplicemente il gioiello e si può ritentare
a cicatrizzazione completata.
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Quando toglierò il gioiello mi rimarrà
la cicatrice? |
Il segno del piercing è praticamente
invisibile a meno che non abbia subito un trauma. Nel caso di
una cicatrice più vistosa noi consigliamo un trattamento
con l'olio di Rosa Mosqueta (reperibile in erboristeria).
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Posso forarmi prima dei 18 anni? |
Si. Il piercing è removibile e non lascia
danni permanenti alla pelle (sempre se eseguito e curato correttamente).
È ovvio che data lesperienza e la spesa da affrontare
sarebbe meglio evitare che i genitori ve lo facessero togliere.
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Ho un'infezione, cosa faccio? |
Spesso un'infezione si può curare senza
rimuovere il gioiello. Noi consigliamo di sostituirlo con uno
sterile e di trattare la parte con acqua e sale.
Nel giro di una settimana dovrebbe risolversi tutto.
Per evitare l'insorgere di infezioni assicuratevi di farvi forare
in ambienti idonei e con materiale sterile e seguite scrupolosamente
le istruzioni per la cura. |
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